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Strade Maestre. Il cammino al centro della formazione e dell’apprendimento.

Intervista di Anna Magli a Marco Saverio Loperfido, scrittore e guida ambientale.

Immaginiamo quindici ragazzi equipaggiati per un lungo trekking, con zaini e scarponi, lungo un sentiero. Sono accompagnati da cinque adulti, guide escursionistiche ambientali, insegnanti delle materie principali. Camminando per diverse ore al giorno, svolgono l’attività didattica, prendendo spunto dal territorio attraversato e realizzando uno straordinario percorso di educazione e apprendimento. Avete appena fatto conoscenza con Strade Maestre, un progetto educativo incentrato sullo svolgimento di un anno scolastico itinerante. L’iniziativa, che prenderà il via al prossimo anno scolastico, si rivolge a giovani provenienti da tutta Italia, che devono iscriversi alla terza o alla quarta classe della scuola secondaria di secondo grado. Un progetto promosso dalla Cooperativa Sociale CamminaMenti. Come si svolge e come si può partecipare, lo spiega Marco Saverio Loperfido, scrittore e guida ambientale.

A che punto è il progetto? Possiamo dire che è già ufficialmente partito?
Il progetto è in questo momento in una fase che definiamo di preiscrizione, d’altra parte parliamo dell’anno scolastico che inizierà solo a settembre di quest’anno. Fino al 29 febbraio portiamo avanti i colloqui esplorativi con le famiglie e i ragazzi interessati, per sapere cosa ne pensano, se hanno suggerimenti, capire le perplessità e aggiustare il programma in modo da superarle. Dopo questo periodo, inizierà la vera fase d’iscrizione, dall’11 marzo al 28 aprile, quando si formerà la classe di 15, fra ragazze e ragazzi che partirà a settembre. Se non riusciremo a raggiungere il numero, per quest’anno proporremo alle famiglie interessate dei cammini estivi,  i Sentiero Scuola,  una settimana di cammino con la classe di provenienza del ragazzo . In questo caso Strade Maestre sarà solo rimandato all’anno successivo, più ricco di un’esperienza estiva che sicuramente invoglierà altri ragazzi a partecipare. 

A chi si rivolge il progetto?
L’invito a partecipare è rivolto a tutti i ragazzi d’Italia, di qualsiasi indirizzo scolastico,  che devono frequentare la terza o la quarta superiore.  Il progetto si avvale dell’istruzione parentale e i ragazzi saranno affiancati per tutto il percorso da guide ambientali-insegnanti, laureati in varie discipline, cui si affiancheranno  altri insegnanti ed esperti che sono presenti durante i periodi residenziali e in specifici itinerari o attività. Gli insegnamenti seguiranno le direttive dal Ministero e il  percorso educativo e formativo verrà arricchito dalle competenze escursionistiche e da ulteriori proposte formative. 

Come state raggiungendo i candidati al progetto, tramite quali modalità?
Abbiamo contatti con le scuole, con presidi, facciamo presentazioni presso le università, le associazioni. C’è molto interesse e coinvolgimento da parte di docenti ma oltre la scuola, siamo in contatto anche con chi si occupa di cammini e escursioni, guide ambientali che con le loro newsletter informano chi  gravita intorno a questa disciplina e possono essere ottimi ambasciatori per il nostro progetto. 

Docenti e guide ambientali.  Che caratteristiche avranno questi accompagnatori?
I ragazzi saranno accompagnati per tutto l’anno scolastico da cinque insegnanti, che hanno particolari caratteristiche, quelle che servono per condurre un progetto così complesso. Sono Guide Ambientali Escursionistiche con un’esperienza consolidata come accompagnatori di gruppi in natura, in grado di fornire assistenza tecnica e svolgere attività di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale.  Oltre ad essere tutti laureati nei principali ambiti, sono coordinatori educativi, responsabili dei progetti di apprendimento, facilitatori della condivisione e della valorizzazione dell’esperienza del viaggio. Il rapporto di 1 a 3 tra le guide-insegnanti offre la possibilità di seguire i ragazzi con attenzione e di poter affrontare ogni contesto in sicurezza e dinamicità. Le cinque guide-insegnanti, portatori di personalità e competenze diversificate, sono in grado di affrontare al meglio ogni situazione e decisione, sia didattiche sia logistiche: lavorare per sottogruppi, soddisfare le specifiche esigenze dei singoli, gestire situazioni impreviste.  Abbiamo valutato qualsiasi eventualità . Se una delle guide-insegnanti non copre con le proprie competenze le esigenze didattiche del ragazzo che ha scelto il percorso, si farà carico di trovare altri insegnanti che lo affianchino per un certo periodo o, essendo un progetto di seminomadismo che prevede periodi stanziali, si possono usare strumenti come la didattica a distanza, per coprire specifiche richieste formative. Il rapporto 1 a 3 facilità queste particolari attenzioni allo studente. Il viaggio prevede, infatti, un’alternanza equilibrata tra giornate di cammino e giornate residenziali e si conclude con lo svolgimento di una prova di idoneità.

Il progetto dura da settembre a maggio. Quale sarà il percorso che li vedrà coinvolti? Quali regioni attraverseranno?
Sarà un vero tour per il territorio.  Partiremo all’inizio di settembre da Orvieto, seguendo le colline attorno alla valle del Tevere e dirigendoci poi verso il mar Tirreno. In questo primo mese entreremo in sintonia con il cammino, conosceremo i compagni di viaggio. Prenderemo dimestichezza con l’educazione itinerante e impareremo le tecniche per praticare l’escursionismo in sicurezza e consapevolezza. Viaggeremo tra Umbria e Lazio, nelle provincie di Terni e di Viterbo, camminando per circa quindici giorni, con due periodi residenziali a Casa Cenci e al Casale della Nocerqua. Dopo circa tre settimane arriveremo a Civitavecchia, da dove ci imbarcheremo per la Sardegna. Cammineremo in questa regione sia lungo la costa sia all’interno. Proseguiremo verso sud arrivando a Cagliari, dove ci fermeremo per alcuni giorni, ripartendo per Palermo, via mare. Dopo un soggiorno esplorativo nella città di Palermo, cammineremo sulla Magna Via Francigena fino ad Agrigento. Ci posteremo verso est raggiungendo l’Etna e Catania, dove cammineremo altri giorni. I primi di dicembre arriveremo in Calabria, risalendo la regione fino alla Fattoria didattica Terre di Vasia, nel Comune di Serrata, dunque andremo ancora a nord per Terre di Castalia, vicino Rende, per un periodo di studio residenziale. Giunti al periodo delle vacanze di Natale, i partecipanti potranno tornare a casa per trascorrere le festività con le famiglie. Alla ripresa delle attività, in gennaio, ci ritroveremo a Matera dove cammineremo sulla Via Francigena del Sud fino a Lecce. Da Lecce saliremo fino a Monte Sant’Angelo. Tramite mezzi pubblici ci sposteremo a Napoli, dove avremo un periodo stanziale in febbraio, dedicato a cogliere gli spunti offerti dalla città e del territorio della Campania, visitando Pompei e Ischia. Ripartiremo quindi verso nord, a piedi, per raggiungere il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. A marzo, raggiunta Terni, proseguiremo per Spoleto, Foligno, Assisi, Gubbio, lungo La Via di Francesco. Da Gubbio cammineremo sul Cammino del Duca del Montefeltro, per arrivare a Urbino, a fine marzo. Ci ritroveremo, dopo le vacanze di Pasqua, a Firenze per qualche giorno. Prenderemo poi il Cammino di Don Milani. Al termine di questo ci inseriremo sulla Via degli Dei per arrivare Bologna, dove soggiorneremo. Ci trasferiremo quindi in treno a Ferrara. A maggio, risalendo il Parco del Delta del fiume Po e le isole della Laguna, fino a Chioggia. Da qui a Venezia, ultima tappa del viaggio, dove i partecipanti prepareranno la prova di idoneità.

Dove dormiranno, si riposeranno, mangeranno i ragazzi nel corso del loro cammino educativo? Avete stipulato delle convenzioni?
Si sono messe a disposizione del progetto associazioni, cooperative che lavorano nel sociale, strutture alberghiere diffuse, ostelli, locande, case private ma porteremo anche delle tende per una tipologia di pernottamento  formativa da un punto di vista dell’adattamento. 

Quanto costa partecipare Strade Maestre?
In questi due anni di progettazione, abbiamo dato vita a una cooperativa  che ha vinto dei bandi per attività educative  e altri ne abbiamo in cantiere. Strade Maestre si sta impegnando per finanziare il più possibile il progetto anche tramite collaborazioni. E’ previsto comunque un contributo della famiglia. Bisogna considerare  che nel costo non sono previsti solo vitto, alloggio, assistenza per nove mesi,  ma anche tutte le formazioni e le competenze che i ragazzi  potranno acquisire durante l’esperienza. Saranno formati per ottenere l’attestato base di Guida escursionista, parteciperanno a laboratori di teatro e danza, impareranno a fare video e podcast. Stiamo comunque pensando a una raccolta fondi.

Strade Maestre ha un valore esperienzale  ma soprattutto formativo: quali sono gli obiettivi?
Con il cammino messo al centro dell’apprendimento, Strade Maestre educa all’essenzialità, alla fraternità, alla solidarietà, al pensiero ecologico: chiavi privilegiate per aprire le porte della conoscenza e della crescita, individuale e collettiva. L’apprendimento formale s’intreccia quotidianamente con le pratiche educative informali. La scuola è uno spazio relazionale, prima che uno spazio fisico. Non c’è scritto da nessuna parte – afferma Loperfido –  che debba essere fra quattro mura.   Sono esperienze d’insegnamento e apprendimento vive, reali, concrete, che uniscono teoria e  pratica, studio e confronto. Parleremo di geologia sui pendii dell’Etna e ai Campi Flegrei. Di chimica e ambiente lungo un sentiero sull’Appennino o in uno stabilimento industriale. Di storia nei posti dove la storia è accaduta. Visiteremo la casa di Dante a Firenze. Varcheremo fisicamente il Rubicone come Cesare o le Alpi come Annibale. Rifletteremo sul cielo stellato, la sera prima di dormire, fuori dalla tenda. Osserveremo le piante per capire come funziona la fotosintesi, lungo il cammino e in laboratorio, con microscopio.  Le guide-insegnanti, oltre ad essere esperti di alcuni ambiti disciplinari, sono capaci di intercettare gli sguardi e i silenzi, di dare profondità ai paesaggi, di promuovere legami e di rendere abitabili gli scontri attraverso cui si realizza, passo dopo passo, l’educazione.

Chi occorre contattare per partecipare al progetto e avere maggiori informazione.?
Il nostro sito www.strademaestre.org è completo di tutte le informazioni ed ha anche una sezione per rispondere alle domande più frequenti. Si può anche scrivere alla nostra mail  info@strademaestre.org.  Il prossimo anno scolastico sarà solo il primo  di Strade Maestre, quello che ci permetterà di consolidare l’esperienza. Consideriamo Strade Maestre una piattaforma in divenire, che in prospettiva consentirà a un numero crescente di “gruppi classe” di mettersi in viaggio, nello stesso anno scolastico, usando la rete di percorsi e di luoghi-tappa già rodata.