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Negli obiettivi dell’Associazione Yoda APS c’è l’habitat inteso come uno spazio comune da condividere, valorizzare e tutelare per le presenti
e per le future generazioni.

Intervista di Anna Magli a
Damian Castro, presidente dell’Associazione di promozione sociale Yoda APS di Bologna

Intervista a Damian Castro, presidente dell’Associazione di promozione sociale Yoda APS di Bologna che da oltre 20 anni si occupa di organizzare attività che contribuiscono allo sviluppo sostenibile della società, in termini sociali, ambientali e economici.

Da quale idea o circostanza prende vita l’associazione Yoda APS?
L’associazione è nata nel lontano 1997 su iniziativa di un gruppo di studenti che dopo aver frequentato un corso sulla cooperazione internazionale ha deciso di organizzare un primo Intercampo, campo di volontariato, a Cuba. L’obiettivo era quello di portare solidarietà alle popolazioni in situazioni di difficoltà e allo stesso tempo di sensibilizzare e informare i partecipanti dell’intercampo sulla difficile realtà che queste persone affrontano quotidianamente. Da allora sono stati organizzati diversi Intercampi in diverse parti del mondo iniziando allo stesso tempo a lavorare anche sul nostro territorio e all’interno della nostra società organizzando diversi progetti.

Fra le vostre più recenti iniziative, che la pandemia ha fortemente penalizzato, c’è il progetto “CHOOSE TO CHANGE – SCEGLIERE DI/PER CAMBIARE” – che ha come obiettivo la sensibilizzazione della comunità locale sulle tematiche di giustizia ambientale relative al cambiamento climatico. Che tipo di azioni avete intrapreso?
Per il progetto, realizzato da Yoda APS in partenariato con ExAequo Bottega del Mondo – Cooperativa Sociale, APS Magnifico Teatrino Errante, Associazione Sopra i Ponti APS e Yadin Wahida APS, con il sostegno del Comune di Bologna, abbiamo organizzato una serie di attività volte appunto a sensibilizzare gli utenti sulle problematiche causate dai cambiamenti climatici e sulla necessità di sostenere e tutelare le popolazioni maggiormente colpite che molto spesso sono quelle meno responsabili di questi cambiamenti. Abbiamo organizzato un laboratorio di cucina etnica, una mostra fotografica, due talk, uno spettacolo teatrale, due aperitivi con musica.

Il vostro progetto di mobilità giovanile GIM – Gioventù in movimento include diverse tipologie di esperienze – Scambi interculturali, Corsi di lingua, Campi estivi natura – . Queste esperienze si svolgono in Italia e all’estero e si rivolgono ai giovani soci e alle giovani socie di Yoda APS, con un’età compresa indicativamente tra gli 11 e i 17 anni. Quali sono gli obiettivi di crescita che vi ponete con questo progetto?
L’obiettivo generale del progetto è la promozione della mobilità giovanile come mezzo di crescita culturale e personale.
Gli obiettivi specifici sono:
Sviluppare la capacità di adattamento, comprensione e valorizzazione delle diversità sociali e culturali, quali premesse per l’affermarsi di una cultura della pace e di un’effettiva coesione sociale;
Accrescere l’autostima e l’autonomia dei giovani;
Potenziare l’attitudine alla scoperta e alla conoscenza favorendo le capacità relazionali e la socializzazione;
Sensibilizzare i giovani sulle questioni sociali, ambientali ed economiche attuali e sulla necessità di politiche e comportamenti maggiormente sostenibili a tutti i livelli;
Favorire l’apprendimento delle lingue straniere;

IT.A.CÀ, progetto di cui fate parte, ha lanciato lo scorso maggio la sua 14° edizione e rilancia, in maniera condivisa, la filosofia del Festival del turismo sostenibile. Quest’anno il tema è 2022 HABITAT – ABITARE IL FUTURO. Quale messaggio intende comunicare il Festival? Cosa si intende per “Concepire il nostro habitat come l’atto di abitare un bene comune”?
Il Festival coniuga in modo innovativo produzione culturale, creatività, interculturalità, accessibilità, inclusione, valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico;
Il festival intende attivare un processo di riflessione sul turismo e sulle problematiche dello sviluppo turistico e sensibilizzare amministratori e cittadini sul tema del turismo responsabile, al fine di orientare le politiche pubbliche verso forme di sviluppo turistico sostenibile.
Il messaggio che si vuole trasmettere attraverso le diverse attività è che le scelte di ogni singola persona hanno un impatto in ambito sociale, ambientale ed economico, anche a livello globale. Per questo è importante fare scelte consapevoli avendo le informazioni necessarie per orientare i nostri comportamenti quotidiani.
Dal mio punto di vista, l’habitat è naturalmente uno spazio comune da condividere, valorizzare e tutelare per le presenti e per le future generazioni. Da qui, intendere l’habitat come l’atto di abitare un bene comune, significa dare lo stesso valore e di conseguenza prendersi cura allo stesso modo tutti i soggetti, umani e non, che ne fanno parte perché tutti strettamente correlati.

Che ruolo interpreta lo sport e l’attività motoria nei progetti di Yoda? Può essere considerato come un mezzo di comunicazione ambientale o anche di interscambio di conoscenze e interculturalità?
Attività motoria quale trekking, itinerari in bici, camminate urbane sono mezzi attraverso i quali promuoviamo i valori della sostenibilità soprattutto durante il festival IT.A.CÀ. Queste attività permettono ai partecipanti di incontrarsi, interagire, confrontarsi e acquisire informazioni attraverso l’esperienza diretta.

Per saperne di più:
www.gruppoyoda.org