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Fare di necessità virtù. Un startup nata
da un’esigenza di tutti.

Intervista di Anna Magli Zandegiacomo ad
Andrea Quartieri, architetto e designer.

Andrea Quartieri è architetto e designer. Vive a Bologna ed adotta uno stile di vita sostenibile che manifesta anche con la scelta di aderire al Bonus mobilità biciclette, incentivo economico offerto dallo Stato per incentivare una mobilità dolce e sostenibile. Ed è proprio questa scelta, quella di utilizzare nei suoi spostamenti cittadini il monopattino, a fargli porre il problema del parcheggio e della ricarica dello stesso che, una volta scarico, deve essere abbandonato in qualsiasi luogo ti ha lasciato a piedi, senza neanche la possibilità di metterlo in sicurezza. Nasce così Parkie, la start up che realizza rastrelliere per parcheggiare il monopattino con possibilità di ricarica.

La sua scelta di acquistare un monopattino pare più legata alla sua attenzione verso l’ambiente che, come succede per molti, ad un fenomeno di moda. Lei ritiene che la mobilità con monopattino possa davvero essere una svolta verde nel traffico cittadino?

Assolutamente. Dopo la bicicletta, il monopattino è il mezzo in assoluto più economico, più pratico e meno inquinante di quelli che abbiamo a disposizione per muoverci in città. Non costa molto per acquistarlo, poco più di una bicicletta, costa pochissimo per ricaricarlo quando è completamente scarico, circa 5 centesimi di euro, è tarato per andare ad una velocità consona al centro città dove spesso c’è il limite dei 30 km/h, non inquina in quanto a propulsione elettrica, pertanto reputo che sia un’ottima soluzione per lo spostamento di tutti i giorni.

Ritiene che Bologna possa ritenersi all’avanguardia nella mobilità sostenibile o le vengono in mente realtà più virtuose?

Siamo fortunati di abitare a Bologna, c’è sempre stata molta attenzione per lo spostamento con le biciclette, sono stati fatti molti Km di pista ciclabile, e poi ci sono incentivi molto interessanti per muoversi in bici e/o in monopattino; il Comune ha infatti ricevuto per il 2021, dalla Regione Emilia Romagna, ben 1.8 milioni di Euro per incentivare il Bike to Work, ovvero lo spostamento da casa verso il luogo di lavoro.

In questo periodo la prima, e unica, rastrelliera si trova alle Serre dei Giardini Margherita. In un futuro non troppo lontano vede possibile una rastrelliera condominiale o ritiene che il fenomeno monopattino abbia un mercato più limitato?

L’installazione nei condomini è una delle tante possibilità per Parkie, io credo che il mercato sia ancora in espansione, e più ci saranno rastrelliere in giro per la città e più sarà possibile muoversi col monopattino, questo perché attualmente il limite è proprio dato dalla assenza di luoghi dove poterlo parcheggiare in sicurezza ed eventualmente ricaricarlo. L’idea è nata proprio per soddisfare questa richiesta latente del mercato. Quando ci saranno i Parkie nelle Aziende, nei Centri Commerciali, nei Centri Sportivi, negli Ospedali, nelle Università, e via discorrendo, avremo la possibilità di muoverci, sicuri di trovare un posto dove parcheggiarlo in tranquillità e ricaricarlo in modo da avere maggiore autonomia per il rientro a casa.

E’ molto interessante che la sua startup sia stata realizzata in collaborazione con Art-Er, il consorzio regionale che sostiene l’innovazione e le startup. Per tutti i lettori che non lo conoscono come opera il consorzio? E quali sono le caratteristiche che un progetto deve avere per usufruire di questa opportunità?

ART-ER è una di quelle felici realtà di cui disponiamo qui in Emilia-Romagna, è l’acronimo di Attrattività Ricerca Territorio ed è la Società Consortile della Regione nata per favorire la crescita sostenibile attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del sistema territoriale. Io sono stato selezionato, con il progetto Parkie, per intraprendere i Percorsi per Start-Up de “Le Serre di Art-ER”. Sostenibilità ed innovazione sono i due ingredienti basilari per poter essere selezionati.

Tempo fa ha lanciato anche un’altra start up molto innovativa, i droni per il tele rilievo per l’architettura che non ha avuto lo stesso successo.

Eye-Sky, la Start-Up avviata ormai 10 anni fa, purtroppo non è decollata come speravamo, siamo stati troppo pionieri ed abbiamo pagato le conseguenze di essere troppo avanti, offrivamo un servizio innovativo con un mezzo ancora sconosciuto, per cui abbiamo avuto problemi di diffidenza, di ignoranza in materia (la parola drone era ancora sconosciuta a quasi tutti). Con Parkie invece la situazione è molto diversa, i tempi sono maturi, c’è richiesta di mercato, ci sono gli incentivi, il terreno è fertile.