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Naturopatia: perché scegliere di vivere e curarsi
in modo etico e consapevole

Intervista di Anna Magli a
Marcella Brizzi, medica, esperta in medicina naturale complementare ed integrata (C.I.M.), docente alla scuola di Naturopatia di Bologna.

Intervista a Marcella Brizzi, medica, esperta in medicina naturale complementare ed integrata (C.I.M.), docente alla scuola di Naturopatia di Bologna, che dirige dal 2000 presso il CentroNatura in via degli Albari 4a. Consulente del Centro di Metodologie Naturali Terme di Riolo (RA) e socia co-fondatrice dell’Associazione TING Spazzavento che opera per l’educazione al benessere e alla prevenzione.

Dottoressa Brizzi il ricorso sempre più diffuso alle medicine cosiddette non convenzionali è una tendenza in continua crescita negli ultimi anni. Un fenomeno non è più da considerare una tendenza o una moda ma una scelta di vita. Possiamo dire di essere alla presenza della necessità di ampliare l’offerta della medicina convenzionale o meglio ancora, di una domanda di salute che la medicina ufficiale non riesce a soddisfare?

Sì, lo possiamo dire da molto tempo. Intorno all’anno 2000, in Italia erano almeno 12 milioni le persone che in qualche modo si sono rivolte alla medicina non convenzionale. I fatturati delle farmacie più frequentate mostrano già da anni che almeno il 50 per cento degli incassi riguarda i rimedi integratori, la fitoterapia, l’omeopatia. C’è sicuramente una domanda di maggior salute e un utilizzo da parte di una gran parte della popolazione di integratori per la prevenzione di base e ricerca del benessere, che hanno manifestato la propria efficacia, considerando che questa integrazione non viene mai supportata dal SSN (sistema sanitario nazionale) e quindi le persone comprano e pagano di tasca propria i rimedi senza poter detrarre la spesa, rimedi che migliorano la nostra salute e riducono il ricorso alle strutture pubbliche, alleviandone i costi collettivi di gestione. Dopo 30 anni di lavoro in questo settore mi sento di affermare, e non sono la sola, che la medicina convenzionale è purtroppo ostaggio degli interessi della grande industria farmaco-chimica multi e sovra nazionale che domina molti settori vitali (agricolo, alimentare…) e condiziona anche le scelte e gli orientamenti della sanità pubblica.

Fitoterapia, Omeopatia, Medicina Naturale, Chiropratica e Osteopatia, Riflessologia e Kinesiologia. Sono molte le tecniche naturali usate dagli operatori della salute. Possiamo dare qualche definizione più esaustiva su ogni singola tecnica?

Una premessa: operatori della salute e operatori del benessere sono due categorie differenti. Gli operatori della salute sono le professionalità sanitarie: medici, infermieri, ostetriche, fisioterapisti e tecnici vari. Operatori del benessere sono i professionisti che si occupano di naturopatia e discipline e tecniche per il benessere olistico. Non si occupano cioè delle malattie ma delle persone in toto e dell’equilibrio fra i vari piani ed aspetti dell’esistenza: il benessere fisiologico, emotivo, energetico, mentale e spirituale, nel rapporto con se stessi, con gli altri esseri umani, con l’ambiente e le altre specie.
La Fitoterapia è l’utilizzo delle piante e delle loro proprietà, per molti aspetti note da millenni. Il mondo vegetale offre una varietà di specie sconfinata e la biomassa, la massa degli esseri viventi figli della terra, per almeno il 95% è costituita dai vegetali. Significa che gli umani e tutti gli animali insieme siamo al massimo il 5% della presenza vitale sul pianeta e dipendiamo totalmente dalla fotosintesi clorofilliana delle piante e dall’ossigeno che producono. In questo sterminato mondo vegetale noi troviamo la più grande fonte del nostro nutrimento ma anche delle nostre cure. La fitoterapia è quindi la conoscenza e l’utilizzo delle piante curative. Le tantissime trasformazioni e utilizzo delle infinite piante a disposizione, sono un universo meraviglioso nel quale mai si finisce di imparare, porta a scoprire e provare gratitudine per la ricchezza che questo generoso pianeta verdeazzurro mette a nostra disposizione.
L’Omeopatia è un’altra branca della medicina naturale molto interessante che trova fondamento e spiegazione nella moderna fisica quantistica dove i segnali, le frequenze, le informazioni sono a monte della sostanza ponderale della materia. Sono le linee guida che fanno muovere e diversificare la materia. C’è una gerarchia nel piano chimico, energetico della nostra natura, del nostro habitat. Questa gerarchia, secondo molti ricercatori e studiosi, vede all’origine dei fenomeni la coscienza (e la conoscenza) da cui dipende la forma dell’energia, i segnali, le frequenze, i simboli, le informazioni, da cui dipendono le sostanze e le trasformazioni materiali. Questa gerarchia, se la si comprende, rende ragione del fatto che tanti organismi soffrono e sono impoveriti da un’alimentazione, come quella moderna di massa, depauperata e denaturata, dominata dalla chimica industriale nociva e proterva che mira solo a generare profitti e purtroppo genera malattia e fa sì che sia necessario rivedere, conoscere e ripristinare una cultura nutrizionale molto più sana, sapiente e tradizionale. E’ noto e accertato che la ‘dieta mediterranea antica’ previene le malattie degenerative e i tumori, riduce la tendenza alle infiammazioni, abbassa l’eccesso di acidità e l’accumulo di tossine nel corpo, migliora la capacità dell’organismo di depurarsi, difendersi e auto ripararsi. Occorre un’alimentazione più sana perché altrimenti da sola l’Omeopatia non basta, anche se funziona benissimo con gli animali, sulle piante e nei bambini molto piccoli dove poco incidono il condizionamento mentale e l’effetto placebo, oltre che su moltissime persone che utilizzano da anni.
La Medicina Naturale comprende in un certo senso anche tutti questi livelli, quello alimentare che ho citato, l’utilizzo delle piante in fitoterapia, quello dei segnali delle informazioni in omeopatia, ma oggi abbiamo anche ‘macchine’ e attrezzature che leggono e producono segnali cosiddetti ‘deboli’, li rilevano nell’organismo e li somministrano per correggere eventuali squilibri. Con frequenze acustiche, cioè i suoni, si informano le cellule staminali, le cellule immature totipotenti dell’organismo, su come maturare e divenire un tessuto piuttosto che un altro e riparare e rigenerare in questo modo le parti lese di organi e strutture. E si applicano in Cromo-terapia le frequenze della luce, le diverse lunghezze d’onda che determinano i colori, quelli visibili per la nostra decodifica neuro-elettro-chimica ottico-corticale, cioè la gamma di luce colorata di diverse frequenze che noi riusciamo a cogliere visivamente, ma anche oltre, frequenze come le infrarosse (al di sotto del rosso) e ultraviolette ( al di sopra del viola) con lunghezza d’onda più corta e frequenza più alta, come i raggi X e le radiazioni gamma che la medicina convenzionale applica con tecnologie sempre più raffinate ed avanzate. Quindi anche questi livelli fanno parte della possibilità di dare dei segnali all’organismo e di interagire. Una tematica importante si apre con i recenti dispositivi e le installazioni che utilizzano onde elettromagnetiche e radiofrequenze Wi-Fi, 5G, 6G…: tutte emissioni che si intrecciano e interferiscono continuamente con i segnali e il funzionamento dei nostri corpi energetici alterando e stressando i nostri sistemi. Attenzione: servono prudenza e studi seri super partes cioè davvero scientifici!
Chiropratica e Osteopatia sono tecniche manuali che richiedono una formazione anche molto prolungata, molto studio e pratica su di sé oltre che sui pazienti, una conoscenza profonda dell’anatomia e fisiologia funzionale, con effetti benefici notevolissimi che con le tecniche convenzionali spesso non si ottengono. Chi si forma in Chiropratica e Osteopatia, così come in Naturopatia alla nostra scuola, riceve e sperimenta su di sé i trattamenti durante la formazione e dopo.
La Riflessologia raggruppa tecniche riflessologiche applicabili su tutto il corpo delle persone ( cromo e agopuntura , auricoloterapia, digitopressione shiatsu, tuina secondo la medicina tradizionale cinese, massaggio tailandese, ayurvedico, kinesiologia applicata…) è conoscenza e pratica estremamente interessante e utile. I riflessi funzionali ed energetici si producono stimolando manualmente zone specifiche della superficie del corpo e lungo il percorso dei cosiddetti ‘meridiani’ e i relativi punti riflessi principali, che sono porte di ingresso facilitate per l’intervento di riequilibrio. E’ possibile visualizzare questa rete funzionale ‘di segnale’, attraverso la termografia, la impedenzometria, il rilevamento biofotonico… che permettono di rilevare queste vie e punti energetici di millenaria conoscenza.
Oggi alcuni reparti ospedalieri di medicina convenzionali riconoscono l’utilità e l’efficacia dell’agopuntura e, dove è attiva, l’oncologia integrata offre ai Pazienti i follow up trattamenti agopuntura, riflessologia plantare, corsi pratici di yoga, il Qi Gong, meditazione…esercizi corporei e mentali per alleviare e prevenire le conseguenze legate agli affetti avversi delle terapie oncologiche sia chirurgiche che radio-chemioterapiche. E’ infatti dimostrata l’efficacia di questo approccio e gli studi e le esperienze degli ospedali e dei servizi che lo applicano sono entrati recentemente a far parte dei corsi di aggiornamento ECM ( educazione continua in medicina) per il personale sanitario.
La Riflessologia plantare interviene con manualità relativamente semplice da apprendere, attraverso tecniche varie di digitopressione e trattamento di punti e zone riflesse che dal piede agiscono sulla funzionalità dei vari organi e apparati del nostro organismo; esistono mappe anche per il trattamento riflessologico anche delle mani, del viso, delle orecchie.
Un’altra tecnica molto interessante è la Kiniesologia applicata, cioè uno studio che unisce la mappatura energetica dei meridiani e punti energetici secondo la medicina tradizionale cinese con la reattività delle catene muscolari e di certi muscoli specifici correlati ad ogni meridiano. Studiando il tono e la ‘tenuta’ di ognuno di questi muscoli è possibile valutare la condizione di quel meridiano e riequilibrare le funzioni correlate a quella via energetica.

In Italia siamo molto indietro nella legittimazione e tutela delle tecniche naturali mentre ci sono paesi, come la Germania o la Francia dove vengono rilasciate anche dal servizio sanitario nazionale. Anche perché è dimostrato che un trattamento olistico del paziente significa allietare patologie croniche e far risparmiare soldi allo Stato in termini di ospedalizzazioni. A che punto è il riconoscimento da parte della legge italiana della figura del naturopata?

In Italia abbiamo una legge del 2013 che riconosce l’esistenza di ‘nuove’ professioni, come quella del naturopata. L’OMS ( organizzazione mondiale della sanità) propone le medicine tradizionali perché quella convenzionale, occidentale e tecnologica, è accessibile in una percentuale minoritaria di nazioni e delle popolazioni del mondo. In questi paesi più poveri, le medicine tradizionali (i guaritori) gestiscono la salute delle persone. La stessa OMS ha auspicato l’integrazione quindi tra medicina convenzionale e tradizionale. A livello mondiale questo è detto e ribadito da tempo e si comincia anche da noi a intravvedere qualche apertura. Non c’è però ancora una legge in Italia che definisca quali sono le competenze del naturopata, cosa fa e cosa non può fare. L’OMS invece lo ha definito e c’è una precisa descrizione della figura operativa del naturopata, quali sono le sue mansioni e competenze, e ci sono dettagliate linee guida per la formazione, ossia quali sono le discipline che permettono al Naturopata di esercitare con competenza questa professione. A livello internazionale quindi esiste questa definizione, che in Italia ancora non è stata recepita come legge quadro ma alcune scuole, come la nostra di Bologna, si rifanno alle indicazioni dettate dall’OMS alla redazione delle quali hanno collaborato anche professori nostri docenti. Dall’ormai lontano 1984, quando abbiamo fondato l’associazione TING Spazzavento, molte cose quindi si sono mosse e si stanno evolvendo. E torno all’esempio molto importante dell’oncologia integrata attiva in alcune cliniche ed ospedali italiani dove oncologi “illuminati” che hanno cominciato a proporre i programmi di integrazione citati perché si sono resi conto che i Pazienti che scelgono, per lo più a proprie spese, di utilizzare tecniche e supporti naturali, tollerano meglio anche le terapie convenzionali, soffrono meno e gravano meno sulle risorse pubbliche.
Anche nell’accudimento e accompagnamento della Terza Età ci sono ottimi risultati, e con l’infanzia altrettanto. Il problema più grosso ora è che la sanità pubblica sta perdendo risorse da molti anni a causa della riduzione degli investimenti, ma l’integrazione con le medicine non convenzionali è ormai ‘sdoganata’. Negli USA ad esempio, dove le assicurazioni per la salute sono praticamente obbligatorie, molte pagano il ricorso alle medicine tradizionali e integrativa riconoscendole efficaci ed utili.

Come si diventa naturopata professionista? Quali devono essere le basi formative e quale è il percorso di studi?

In Italia lo Stato non ha ad oggi un programma di formazione in materia, ma si possono frequentare scuole private, le più varie e specializzate. Per agopuntura e omeopatia si svolgono scuole e master (a pagamento) anche presso sedi universitarie statali: entrambe le discipline sono a tutti gli effetti attività mediche e in Italia le possono praticare solo i laureati in medicina. Questo è per me un ‘allegro’ paradosso: la cosiddetta scienza ufficiale ha più volte affermato, anche per bocca di Walter Ricciardi (ex direttore dell’’Istituto superiore di sanità e attuale consulente del ministro), che l’Omeopatia è ciarlataneria …eppure secondo la legge solo i medici la possono praticare! Incongruenze come questa fanno temere che interessi privati e collusi, mediante disinformazione, falsità, minacce e calunnia, cerchino di sminuire e ostacolare esperienze, discipline e conoscenze utili a far risparmiare sofferenze e denaro pubblico. Ma in natura quel che serve e funziona, vince!
Si può diventare operatori del benessere Naturopati frequentando una scuola di naturopatia e iscrivendosi ad una associazione di discipline naturali (cosa non obbligatoria perché per essere in regola, oltre il volume di attività limitato alle ‘prestazioni occasionali’ è sufficiente aprire partita Iva; tuttavia le associazioni professionali offrono servizi utili al naturopata a costi contenuti: polizze assicurative, assistenza fiscale e legale, possibilità di aggiornamento e occasioni di condivisione …). Si potrà lavorare nel proprio studio o presso palestre, associazioni sportive, residenze per anziani, centri di riabilitazione, campi estivi, alberghi, centri fitness o termali e/o ‘spa’ e in qualunque altro contesto che proponga e offra servizi alla persona di qualità. In tutti gli ambiti in cui cerchiamo benessere, sollievo e serenità i Naturopati possono essere consulenti di grande valore ed efficacia.
L’offerta formativa è molto varia e per individuare la scuola più adatta alle proprie aspettative ed attitudini, oltre alla intramontabile referenza del ‘passaparola’ può essere utile confrontare via internet i diversi programmi e poi chiedere un colloquio personale e magari visitare la sede dove si svolge la formazione. La Scuola di Naturopatia di Bologna, organizzata da Centro Natura e Ass. TING Spazzavento, segue le indicazioni internazionali dell’OMS sulle discipline naturali, ha sede unica nel centro medievale della città, e corpo docente di alto profilo e grande esperienza.

Cosa è l’associazione TING Spazzavento e quali sono le sue finalità alla formazione?

TING Spazzavento è un’associazione culturale non lucrativa, fondata nell’84 in campagna a Castello di Serravalle (BO) con lo scopo di condividere e diffondere conoscenze e pratiche per il benessere naturale, per la formazione alla salute e alla prevenzione di base. Si occupa dal 2000 di formazione professionale di operatori del benessere nella Scuola di Naturopatia triennale che ha fondato insieme al Centro Natura a Bologna. TING si ripromette di operare con tutti i mezzi di cui siamo a conoscenza e che fanno parte della naturopatia, dell’antica medicina tradizionale europea, cinese, ayurvedica, antroposofica…: tecniche che si sono tramandate e che oggi vengono adattate ai tempi moderni, alle condizioni attuali, alla nostra fase di evoluzione della specie e della vita sul nostro pianeta. L’associazione è stata fondata da tre medici e un biologo, ha raccolto psicologi, erboristi, farmacisti, estetiste, operatori shiatsu, riflessologi, fitopreparatori, coltivatori biologici, allevatori rispettosi della natura degli animali, musicisti, danzatori, attori, pittori, scrittori, scultori, ricercatori del benessere salutisti e amanti del pianeta Terra. Abbiamo lavorato in modo multidisciplinare senza trascurare mai l’aspetto di gioia e divertimento che sappiamo essere sempre molto salutare e benefico. Nel corso di questi quasi 40 anni abbiamo organizzato 34 feste della Salute e del Benessere, con convegni seminari, conferenze, workshop sulle tecniche di cura, per lo più presso la Rocca di Bazzano Valsamoggia (BO), e alcune ospiti della Rocca di Spilamberto in provincia di Modena. Siamo stati i primi a organizzare questo tipo di eventi ma con gran gioia e soddisfazione negli anni abbiamo visto in tante altre città d’ Italia fiorire e moltiplicarsi queste manifestazioni e siamo molto felice che sempre più persone siano interessate a sperimentare tecniche naturali, alcune delle quali alla portata di chiunque, come la Idrofangoterapia che possiamo fare anche a casa nostra. Il mondo della Naturopatia risponde a bisogni che sempre più persone avvertono in modo sempre più chiaro. Aumenta la consapevolezza che è meglio che ognuno si occupi del proprio benessere cercando di conoscere attitudini e predisposizioni, la propria individualità, le caratteristiche che ci corrispondono e ci rendono unici, in base alle quali capire e poter scegliere cosa è meglio per ognuno di noi nei vari momenti della nostra vita, a seconda delle attività da svolgere, del clima, di quali funzioni abbiamo vantaggio a sostenere. La conoscenza del funzionamento della natura in noi e intorno, come agevolarlo, favorirlo, proteggerlo è base importante sia per chi vuol farne una professione, di cui c’è grandissimo bisogno e richiesta, sia per chi invece vuole prendersi cura di sé stesso e dei propri cari per poter dare e darsi aiuto con criteri di ottimizzazione della vitalità e delle nostre risorse personale e collettive.