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Bologna Montana Art Trail: un itinerario esperienziale e sorprendente dedicato a chi vuole vivere e condividere emozioni.

Intervista di Anna Magli a Daniele Maestrami, presidente dell’associazione Viva il Verde.

Uno degli ultimi progetti di Viva Il Verde è la creazione di un itinerario escursionistico. Il progetto si chiama Bologna Montana Art Trail e si sviluppa nei territori dei comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro, comuni in provincia di Bologna, sull’appennino tosco-emiliano. L’idea è nata dalla collaborazione tra Ermanno Pavesi, Vice Sindaco di Monzuno e Viva il Verde completata da una felice intuizione che ha avuto Daniele Maestrami nel corso del convegno “Paesaggio: lo conosci davvero?” che si è tenuto all’interno dell’edizione 2022 del Festival Bologna Montana Evergreen Fest”. Per capire meglio il percorso che ha portato alla nascita di Bologna Montana Art Trail, al coinvolgimento degli artisti e soprattutto agli sviluppi futuri, abbiamo intervistato Daniele Maestrami, Presidente dell’associazione Viva il Verde a cui sono affidate la logistica, la gestione attuale e futura altre alla promozione del progetto.

Daniele ci parli del nuovo progetto Viva il Verde?
In collaborazione con Ermanno Pavesi e Bologna Montana abbiamo voluto realizzare un percorso lungo circa 100 km che attraversa Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno e S. Benedetto Val di Sambro, territori dell’appennino tosco-emiliano.
Bologna Montana Art Trail, questo è il nome dell’itinerario, è un progetto molto impegnativo su cui stiamo lavorando da diversi anni, ed è fortemente caratterizzato rispetto agli altri cammini presenti sul territorio nazionale.

Ci spieghi meglio di cosa si tratta?
Abbiamo pensato di realizzare, all’interno del nostro Festival Bologna Montana Evergreen Fest che si tiene ogni anno, una Rassegna di land art.
Questa rassegna si tiene lungo il percorso Bologna Montana Art Trail, dove gli artisti realizzano e installano opere in modalità permanente.
Vado a spiegare cos’è la land art.
La Land Art è una forma d’arte contemporanea che nasce negli Stati Uniti a fine anni ’60 e viene dichiarata dai primi artisti, come l’espressione della presa di coscienza della questione ambientale da parte del mondo dell’arte. L’essenza della Land Art è proprio fare arte utilizzando il paesaggio non solo come soggetto ma come materia stessa dell’opera. E quindi tutto il materiale che la natura è in grado di metterci a disposizione in modo spontaneo come tronchi, rami, foglie, rocce, sassi, sabbie, ma anche muschio e corteccia. Andy Wahrol dichiarò che “Land really is the best art”, il territorio è la migliore arte. In Italia esistono alcune espressioni di Land Art come nella pineta di Pur per esempio, in uno dei polmoni verdi della Valle di Ledro, che ospita una serie di opere, in armonioso dialogo con l’ambiente circostante. I materiali utilizzati sono prevalentemente naturali e le opere sono esposte agli effetti degli agenti atmosferici e allo scorrere inesorabile del tempo. A Pampeago, in Val di Fiemme, in Trentino, c’è il Respirart un parco di Land Art con opere realizzate da artisti locali e internazionali con l’idea di creare un dialogo tra l’arte contemporanea e le vette dolomitiche del Latemar. Arte Sella a Borgo Valsugana è una manifestazione internazionale di arte tra il Monte Armentera e il gruppo di Cima Dodici: vere e proprie opere d’arte realizzate con sassi, foglie, rami, tronchi e altri materiali 100% naturali.

Quindi anche Bologna Montana Art Trail avrà le stesse caratteristiche?
Il progetto Bologna Montana Art Trail è completamente diverso da quelli che ho descritto. Si tratta di un progetto in continuo divenire, con la Rassegna che si terrà ogni anno durante il Festival, che prevede il coinvolgimento di alcuni artisti, con l’obiettivo di implementare il percorso fino a farlo diventare una galleria a cielo aperto di Land Art: un anello espositivo percorribile che raggiungerà i 100 chilometri di lunghezza. Un suggestivo percorso tematico destinato a escursionisti che potranno percorrerlo a piedi, con bike e a cavallo per scoprire un itinerario di straordinaria bellezza ambientale e storica che attraverserà i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno e S. Benedetto Val di Sambro integrandosi con l’ampia rete sentieristica del territorio.
Conoscendo il dinamismo di Viva il Verde immagino che Bologna Montana Art Trail non si limiti solo alla parte escursionistica.
Ci piace pensare Bologna Montana Art Trail come una piattaforma esperienziale sorprendente dedicata a chi vuole vivere e condividere emozioni.
La rassegna Bologna Montana Land Art contribuirà a connotare in modo distintivo Bologna Montana Art Trail rendendolo un percorso unico nel suo genere, in grado di attrarre sui territori oltre a camminatori, bikers e cavalieri, persone interessate all’arte e alla cultura provenienti sia dal territorio nazionale che internazionale. Inoltre, lungo il percorso in prossimità delle opere si potranno organizzare campus, eventi, convegni, visite guidate, concerti, iniziative legate al teatro e alla danza, presentazioni di libri, laboratori per le scuole e per adulti.
Bologna Montana Art Trail avendo una forte componente innovativa può essere destinato anche ad aziende come luogo non convenzionale per realizzare seminari e gruppi di lavoro, attività motivazionali, ecc. Allo stesso tempo possono essere coinvolte associazioni per attività di yoga, meditazione oltre ad innumerevoli altre iniziative.
Noi di Viva il Verde crediamo che Bologna Montana Art Trail sia un progetto che può portare valore su questi territori e che abbia le potenzialità per creare anche posti di lavoro.

Quali sono i prossimi step?
Causa le frane che sono venute nel mese di maggio il percorso al momento ha alcune criticità e quindi non è completamente percorribile. Quindi noi di Viva il Verde nei mesi estivi lo ripristineremo, effettueremo una serie di eventi ed attività in prossimità delle opere e al tempo stesso faremo un’intensa attività promozionale per dare visibilità al progetto. Per far sì che la prossima stagione sul percorso ci sia già una buona presenza di escursionisti e un buon programma di eventi e attività.
L’obiettivo nostro è di trovare le risorse per realizzare già il prossimo anno una decina di opere per accelerare il processo di copertura e far sì che nell’arco di alcuni anni ci siano disseminate su Bologna Montana Art Trail una quarantina di opere dando vita ad una galleria a cielo aperto di land art.

Quali sono al momento le opere installate e dove sono localizzate?

Al momento sul percorso Bologna Montana Art Trail sono presenti le prime quattro opere che voglio raccontare e che potrete ammirare nelle foto.

Sul percorso nel tratto di S. Benedetto Val di Sambro si trova “Io sono San Giorgio!” realizzata in tronchi di legno che Enrico Menegatti ha raccolto al mare. L’artista ha voluto rendere omaggio a tutti coloro che si sentono “San Giorgio”, il primo vero supereroe. Persone che si distinguono per il loro impegno in una società che sembra aver perduto qualsiasi valore.

Nel tratto di Monzuno è possibile incontrare “Le Colonne della Memoria” di Paolo Vivian realizzate con cubi di legno colorato seguendo la forma della Costellazione dell’Ariete. Per l’artista le cinque colonne rappresentano i cinque elementi primari essenziali per la vita, terra, acqua, fuoco, aria ed etere, come assi di collegamento tra terra e cielo.

A Monghidoro è localizzato “Il Soffione“, realizzato da Marta Zucchinali, un’ impressionante installazione in legno, juta e setole. Secondo l’artista, per un fiore che nasce da una fessura nella pietra, il primo pensiero è quello di celebrare la sua tenacia e il suo coraggio. Con questo fiore “Soffione”, l’artista vuole augurare alle nuove generazioni di essere tenaci e liberi.

E infine, nel territorio di Loiano campeggia l’imponente “Lupus Lujanes” di Rodolfo Liprandi realizzato interamente in rami. L’opera vuole celebrare la bellezza della natura, facendo riflettere su come il lupo sia stato oggetto di deliberati e persistenti interventi di eradicazione che lo hanno portato sull’orlo dell’estinzione.

E per vedere queste opere, come è meglio organizzarsi? Ci sono già in programma eventi dedicati?
Per chi fosse interessato a vedere le opere è sufficiente contattare Viva il Verde al numero 3533176032.