+39 3533176032
Iscriviti alla newsletter

Inside The Green

Intervista di Anna Magli Zandegiacomo a
Silvano Crecchi, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Belvedere spa.
“Quando i rifiuti generano valore circolare:
il caso di Peccioli”.

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. Questo verso di Fabrizio de Andrè esprime un’idea che sembra rappresentare la fortunata esperienza di Peccioli, piccolo comune in provincia di Pisa, e dell’azienda “Belvedere Spa”, gestore del locale impianto di trattamento dei rifiuti. La sinergia tra comune e azienda, ha infatti dimostrato come una gestione integrata dei rifiuti può generare valore ambientale, economico e sociale,  in sintesi uno sviluppo sostenibile.

La discarica di Peccioli infatti, non si può considerare come un tradizionale luogo di conferimento e smaltimento di rifiuti perché, grazie all’attività  di Belvedere – società partecipata del Comune – è stato creato un sito anomalo e generatore di scambio di valori, economie e cultura.  Oltre a trattare i rifiuti, nella discarica, in apposite aree attrezzate, si realizzano attività sociali e culturali gratuite, come incontri, spettacoli, installazioni artistiche, feste ed eventi di solidarietà. Inoltre, elemento di fondamentale importanza, nel sito si produce anche energia pulita dalle positive ricadute ambientali ed economiche. Un caso unico nel nostro Paese, che con le discariche e la gestione dei rifiuti non ha mai dimostrato, nella maggioranza dei siti, né particolare spirito d’ innovazione né la vocazione di creare sinergia con il territorio ed i suoi residenti.

Presidente Crecchi quando è nata Belvedere e quali sono stati i suoi obiettivi primari nei confronti della discarica di Peccioli e paesi limitrofi? Si è trattato di gestire una situazione in emergenza o aveva avuto fin da subito la possibilità di porvi obiettivi più lungimiranti?

Entrambe le cose: è stata affrontata una situazione emergenziale con approccio lungimirante.

L’amministrazione comunale alla fine degli anni ’80 (periodo in cui, a livello nazionale, si è affrontato il tema dell’utilizzo del territorio e del sistema di conferimento e smaltimento dei rifiuti in discarica) acquisisce consapevolezza della necessità che il tema dello smaltimento dei rifiuti vada affrontato in maniera industriale e conseguentemente chiede alla Regione Toscana le risorse necessarie per  bonificare il sito di smaltimento, fino ad allora a servizio di alcuni comuni della valdera,  per metterlo a disposizione in caso di eventuali emergenze regionali. In questa visione industriale della gestione dei rifiuti è stato lungimirante pensare a come coinvolgere i cittadini, che diventano azionisti della società partecipando ai profitti, e a come trasferire le risorse generate dall’attività di impresa a beneficio del territorio e dei suoi abitanti.

Da qui nasce un rapporto sinergico tra società, istituzione pubblica e territorio che dura da quasi 25 anni, dove la positiva gestione industriale dell’impianto di smaltimento (poi integrato con l’impianto di trattamento meccanico biologico) costituisce la primaria fonte di finanziamento di progetti per lo sviluppo del territorio di Peccioli e non solo,  attraverso dividendi diretti,  progetti culturali, continue proposte formative per le nuove generazioni e motore per l’attività del Comune di Peccioli in termini di investimenti in infrastrutture, servizi al cittadino, economia, turismo, contenimento di tasse e tariffe ecc.

Da sempre la differenza tra la gestione di un qualsiasi impianto industriale e quello di Legoli è lo Stakeholder: il  portatore di interesse nel nostro caso è il territorio e chi vi abita.  In quella direzione è rivolta tutta l’attenzione, sia da un punto di vista ambientale (vengono adottati i più elevati sistemi di certificazione sia obbligatori che volontari) che economico (tutte le risorse provenienti dalla gestione dell’impianto vengono distribuite sul territorio sia direttamente, nelle diverse forme tempo per tempo ritenute utili e sia con trasferimenti sul bilancio del Comune di Peccioli ) con l’intento di rendere la nostra realtà territoriale un luogo dove vivere bene e “propulsore” di buone pratiche.

Partiamo dalla funzione primaria del sito: il trattamento dei rifiuti. Come funziona il trattamento meccanico biologico?

L’ impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) di Belvedere è entrato in funzione nel 2015 con ordinanza del Presidente della Regione per  allineare la Toscana alle stringenti disposizioni europee. Nel giugno 2017, a dimostrazione della sua importanza strategica,  l’impianto è stato inserito nel Piano regionale di gestione dei rifiuti.

Si tratta di una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati (o residuali dopo la raccolta differenziata) che abbina processi meccanici e processi biologici e consente di separare la frazione umida (organico da bioessicare) dalla frazione secca. 

Una linea di selezione meccanica tritura il rifiuto indifferenziato e lo vaglia per separarne due frazioni in funzione delle dimensioni (sopravaglio e sottovaglio). Da queste frazioni vengono estratti i materiali metallici da inviare a recupero.

Il sopravaglio può essere inviato direttamente in discarica. Il sottovaglio, la parte più ricca di composti organici, viene invece inviato in un’altra sezione dell’impianto per essere sottoposto a trattamento di biostabilizzazione nelle apposite biocelle, all’interno delle quali l’azione naturale dei batteri permette la completa fermentazione delle sostanze organiche nell’arco di circa tre settimane.

Alla fine del trattamento si ha un materiale stabilizzato a bassissimo contenuto di umidità che può essere a sua volta conferito in discarica. Il TMB tratta rifiuti urbani indifferenziati provenienti dalle province di Firenze, Pisa e Livorno. Inoltre, riceve scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti dall’ATO Toscana Centro e dall’ATO Toscana Costa.

Nel 2006 si è pensato di realizzare un impianto fotovoltaico denominato “Un ettaro di cielo”, il primo progetto a partecipazione popolare finanziato con un prestito obbligazionario. Come è stato accolto e quali sono stati gli sviluppi?

Belvedere è stata tra le prime società che ha investito in impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, basti pensare che il primo motore di cogenerazione alimentato da biogas  è stato avviato in discarica nel 1996, quando questi tipi di impianti erano poco più che sperimentali.

Quando in Italia si concretizza il primo Conto Energia e diventano sostenibili gli investimenti su impianti fotovoltaici, Belvedere si mette all’opera mettendo  anche in questo caso  in primo piano “i cittadini” coinvolgendoli nell’investimento e condividendo con essi i proventi.

Infatti, il progetto è stato gestito interamente da Belvedere spa  ed al cittadino è stata data la possibilità di partecipare all’iniziativa attraverso un prestito obbligazionario: strumento finanziario con il quale un privato può prestare dei soldi ad una azienda in cambio di interessi annuali. Poi alla fine del prestito la società rimborsa integralmente la somma ricevuta in prestito dal privato.

Di fatto la società ha progettato, costruito e gestito l’impianto, mentre i privati hanno in parte finanziato questa opera ottenendo proventi periodici fino al rimborso integrale (già avvenuto). Nel tempo la gestione fruttuosa dell’impianto ha permesso la corresponsione di un totale di 1.027.550 Euro di interessi lordi ai cittadini che nel 2008 hanno investito complessivamente 2.140.900 Euro.

L’impianto è stato realizzato in due fasi: nella prima fase è stato realizzato un impianto “pilota” di 19 Kwp in modo da valutare le migliori tecniche costruttive ed anche per dare prova alla collettività delle fattezze di un impianto fotovoltaico che fino a quel momento era raramente installato a terra e prevalentemente sui tetti.

Andata bene la realizzazione dell’impianto pilota è stato progettata e realizzata l’altra parte dell’impianto che complessivamente ha una potenza di 990 Kwp, è composto da 5.500 pannelli fotovoltaici (in parte monocristallini ed in parte policristallini) collegati a 198 inverter che attraverso le cabine di consegna cedono interamente l’energia prodotta che è circa 1 Milione di Kwh annui.

Un passaggio sicuramente determinante nel successo della struttura è derivato dalla fortunata collaborazione con Naturaliter, che ha sancito con il suo lavoro il concetto che dal rifiuto possa nascere non solo un profitto ed una rigenerazione ma addirittura una forma d’arte.  Come è nata questa idea e come si è sviluppata?

Loro svolgono la loro attività di tassidermia ma avevano  interesse a confrontarsi con uno spazio aperto come quello dell’impianto; confrontandoci su vari aspetti abbiamo suggerito di puntare su elementi di dimensioni “extra large” che altrimenti si sarebbero persi negli ampi spazi dell’impianto. Belvedere, inoltre, ha cercato il più possibile di utilizzare risorse ed eccellenze locali come appunto è avvenuto con il gruppo Naturaliter (azienda leader nelle ricostruzioni scientifiche e preparazione di diorami e scenografie per musei di scienze naturali, musei scientifici, mostre ed esposizioni culturali), ecco che è stato progettato l’intervento del 2011 all’interno della discarica battezzato “Presenze”. 

L’idea era quella di ridare una forma di dignità al rifiuto, di farlo diventare una sorta di fertilizzante che rigenerava una vita, offriva delle Presenze. Raffigurano uomini, “Presenze” appunto, che sorvegliano il ciclo di vita degli elementi conferiti in discarica creando un connubio fra attività industriale ed arte. Due di queste opere sono state spostate in diversi scenari, tra cui il Teatro del Silenzio di Lajatico dove hanno fatto da testimonial all’esibizione di Andrea Bocelli. Oggi due restano a “presidiare” il nostro cantiere, una è installata all’anfiteatro Fonte Mazzola di Peccioli (luogo che ospita la rassegna “11 Lune”), l’altra è visibile da  chi raggiunge Peccioli dalla Strada Provinciale “La Fila”.

Ci parli delle iniziative culturali e sociali legate al sito. Si rivolgono a particolari target? Tengono conto delle esigenze del territorio e si realizzano dietro particolari sollecitazioni o nascono da una vostra strategia?

Ci siamo fatti negli anni promotori di incontri ed iniziative che hanno coinvolto i nostri stakeholder sia interni che esterni, con l’intento anche di offrire giornate di dibattito e confronto su tematiche attuali. 

Abbiamo realizzato nel 2007 in occasione dei festeggiamenti per i venti anni della nostra attività un concerto “en plein air” con la partecipazione del pianista newyorkese Charles Rosen che ha incantato la platea dei nostri azionisti con musiche di Chopin al tramonto affacciati sul cantiere e sulle colline circostanti. 

Da quell’evento, la consapevolezza di essere portavoce di una corretta gestione ambientale si è unità ad una forma comunicativa e ad un’attività culturale vivace ed efficiente caratterizzando sempre più le numerose iniziative a cui abbiamo dato corso negli anni; ne cito alcune rinviando al nostro portale per i dettagli: 

  • 2008 “Utilizzo delle Risorse del Pianeta e Liberazione Umana” con la partecipazione del Prof. Leonardo boff;
  • 2009 “Costruttori di Futuro” organizzato in collaborazione con il TCI e l’Associazione Paesi Bandiera Arancione; 
  • 2010 Fashion Tour dove l’impianto rifiuti ha fatto da scenario ad una sfilata di moda, ospitando il Fashion Tour di Andrea Turini Cashmere;
  • 2011 Lectio Magistralis dal titolo “Cosa può fare la politica per incrementare l’occupazione” alla presenza del premio Nobel 2010 per l’Economia DaleMortensen per aprire un dibattito sul tema dell’occupazione e le sue ripercussioni anche sul territorio locale; 
  • sempre nel 2011 “La Legalità è un Belvedere” primo convegno nazionale sul tema della legalità e rifiuti organizzato da Belvedere, l’associazione LIBERA, Legambiente e Fondazione Symbola; +
  • 2012 Seminario con il sociologo Domenico De Masi riservato ai dipendenti del Sistema Peccioli con l’obiettivo di porre attenzione sui cambiamenti sociali in atto, individuare le crescenti trasformazioni in corso, incentivare modifiche positive nel nostro comportamento e intraprendere azioni concrete per migliorare l’efficienza, l’organizzazione e la qualità della vita lavorativa; 
  • 2012 “Ambiente salute e volontariato e cittadinanza” convegno con il Dott. Fabrizio Bianchi sulle Misericordie regionali d’intesa con i gruppi Fratres della Toscana sui temi dell’ ambiente, salute, volontariato e cittadinanza;
  • 2014 “Sport4Green” evento  all’insegna dello sport, della legalità e della green economy organizzato da Belvedere Spa in collaborazione con Trasparency, CCIAA Pisa, Regione Toscana, Comune di Peccioli  sul tema dello sport per l’innovazione, per la cultura delle regole, per mercati e modelli di sviluppo equi e sostenibili; 

E ancora molti altri convegni, Assemblee Soci: 

  • come l’Assemblea dei Soci del 10/06/2018 a seguito della quale si è tenuto lo spettacolo “Storie dal Decamerone di Boccaccio. Il caso e l’invenzione” testi di Michele Santeramo con Marco D’Amore, Anna Foglietta e Claudio Santamaria come protagonisti all’interno della prima edizione del Festivaldera 2018
  • Il “Concerto dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino” tenutosi il 14/07 presso l’anfiteatro del Triangolo Verde di Legoli diretto dal Maestro Gaetano D’Espinosa che ha portato nella location insolita di una discarica circa 170 elementi tra coristi e musicisti offrendo uno spettacolo emozionante
  • a settembre 2018 la presentazione del 3° Giro Della Toscana “Memorial Alfredo Martini” e la  66° edizione del Gran Premio Città di Peccioli Coppa Sabatini gara ciclistica su strada per professionisti che per lunga tradizione attraversa il Comune di Peccioli e la Valdera
  • la 1° edizione del 2018 dell’Ecomaratona– La Notte dei Giganti che si è svolta il 6/10 una 13 Km in notturna unica nel suo genere, competitiva e non, con partenza da Legoli c/o il Triangolo Verde e arrivo a Peccioli in Piazza del Popolo, seguita da una cena conviviale organizzata unitamente alla Proloco Peccioli aperta ai partecipanti e a tutta la cittadinanza

C’è da sempre molta attenzione da parte della vostra società alle implicazioni medico scientifiche  che si realizzano con iniziative legate al benessere e alla salute della Comunità. Quali sono state quelle più impattanti che hanno raccolto maggior riscontro e apprezzamento?

il Comune di Peccioli ha sottoscritto una convenzione con la Casa di Cura San Rossore di Pisa (struttura privata all’avanguardia dotata di tutte le risorse strutturali, tecnologiche e professionali, per i problemi di salute della persona) per ampliare l’offerta di servizi di prevenzione per i cittadini di Peccioli come utile integrazione al servizio sanitario nazionale. La convenzione prevede uno screening massivo a favore dei cittadini dai 55 ai 65 anni, fascia d’età ritenuta più a rischio con sconti rilevanti su determinate tipologie di screening per tutti gli altri cittadini.

L’iniziativa è stata inoltre estesa a favore di un’utenza più ampia con l’applicazione di sconti importanti anche ai soci di Belvedere Spa che all’interno del Sistema Peccioli è da sempre attenta alla salvaguardia ambientale e ad ogni aspetto volto ai temi del sociale e del territorio, e pertanto ha ritenuto utile abbracciare questa scelta che mira fattivamente a migliorare la salute e il benessere della Persona.

Come bisogna fare per visitare l’impianto e tenersi informati circa le iniziative promosse? 

Basta fare riferimento al nostro portale www.belvedere.peccioli.net dove trovare tutte le info relative alle modalità di accesso, alle iniziative e alle news oppure scaricare la APP del Sistema Peccioli da tutti i dispositivi predisposti ed infine per una panoramica a 360° sul territorio pecciolese visitare il portale turistico www.peccioli.net.